Recensione "Il ventaglio sulla pelle" di Barbara Sarri
Buonasera cari lettori, oggi vi consigliamo un libro che
affronta una tematica molto importante e quanto mai attuale: la violenza sulle
donne. Il romanzo in questione è “Il ventaglio sulla pelle” di Barbara Sarri.
“Ci sono momenti in cui non puoi fare altro che chiuderti in te stessa, la violenza t’immobilizza, t’impedisce di camminare, di pensare: è la parte interiore che smette di funzionare, è come se tu vivessi ogni giorno in un corpo che non ti appartiene più, che non riconosci. Ti guardi allo specchio e non ci credi, non sei tu, precipiti nell’incubo, nel vuoto senza paracadute.”
Isabel Blanco, insegnante di flamenco per passione,
investigatrice per lavoro, è una donna forte e intraprendente che ormai da due
anni, dedica il suo tempo libero all’insegnamento di questa disciplina presso
il Centro Antiviolenza “Una rosa non un pugno!” nel tentativo di far
riacquistare fiducia in sé stesse e negli altri alle donne vittime di violenza.
La locandina del corso recita infatti:
“Un gesto sulle note,il fruscio di una gonna,un ventaglio si apre e si chiudeeleganza, forza, vita…Questo e molto di più, è il flamenco,è orgoglio, cuore e sangue.Voglia di ribellarsi al doloree di amare con dolcezza.Scoprire TE STESSA
in equilibrio anche da sola.”
Quella di Isabel
sembra una vita tranquilla: la solita routine, le chiacchiere con nonna Erles,
la relazione tormentata con Christian e le lezioni al Centro Antiviolenza. Ma
improvvisamente l’investigatrice si trova coinvolta in uno dei casi più
importanti degli ultimi tempi: uno spietato serial killer compie dei
femminicidi tra Roma e in Spagna, vestendo le vittime con abiti da flamenco e
mettendole in posizioni simili a quelle che si assumono durante il ballo.
Isabel non può non sentirsi coinvolta nella vicenda, non solo perché le vittime
praticavano la sua stessa disciplina, ma anche perché tutte loro hanno inciso
sulla pelle lo stesso identico tatuaggio dell’investigatrice. Ma il suo è un
tatuaggio unico, realizzato appositamente da un tatuatore di Granada… Com’è
possibile che anche le vittime lo abbiano inciso sulla pelle? E perché
l’assassino lascia il tassello di un puzzle su ogni scena del crimine?
Per rispondere a
queste domande, non resta che indagare nella terra di cui Isabel e il flamenco
condividono l’origine: la Spagna. E proprio lì l’investigatrice dovrà fare i
conti con il suo passato…Per fortuna non sarà sola: accanto a lei ci saranno le
donne del Centro Antiviolenza, un collega molto speciale e la sua formidabile e
insostituibile nonna Erles, con la quale condivide l’amore per il flamenco.
“Chiudono gli occhi, sono bellissime, anche nel loro dolore, autentiche e senza paura. Il flamenco farà la magia, restituirà loro un contatto forte con la terra, e allo stesso tempo le proietterà nell’aria con l’abanico, il ventaglio.”
“Il ventaglio sulla pelle” è un libro vero e intenso, che trasmette
il dolore di queste donne e la volontà di andare avanti con la propria vita,
senza arrendersi al proprio aguzzino e al dolore subìto. Barbara è molto brava
nel trasmettere questi sentimenti e nel costruire il personaggio di Isabel, una
donna forte e al tempo stesso meravigliosamente fragile, che dedica la propria
vita alla difesa dei più deboli. A nostro avviso con questo libro, peraltro
estremamente scorrevole e ben scritto, Barbara vuole comunicare al lettore che
la violenza non è solo fisica, ma anche psicologica. Ma soprattutto Barbara
vuole trasmettere un messaggio, che emerge forte e chiaro dal testo, a tutte le
donne vittima di violenza: non abbiate paura di denunciare ciò che subite, voi
non siete sole.
Barbara dimostra una grandissima sensibilità nello scrivere,
sensibilità confermata dal suo personale e
quotidiano impegno in favore delle donne in difficoltà (si dedica
infatti in prima persona a sostenere e aiutare le vittime). Siamo state felici
e onorate di aver conosciuto una persona di animo così nobile che ha fatto
della lotta alla violenza sulle donne una missione di vita.
Ricordiamoci sempre di quanto faccia schifo la violenza (di
qualsiasi tipo essa sia) e contrastiamola ogni giorno, con qualsiasi mezzo a
nostra disposizione. Speriamo che questo romanzo riesca a sensibilizzare la
gente su questo delicato tema e speriamo, nel nostro piccolo, di aver
contribuito allo scopo. Il costo del libro è davvero irrisorio (4,50 euro),
perciò il nostro consiglio è: non lasciatevelo sfuggire!
“L’uggia del lento corrodersi del tempo, che mangia tutto, anche il dolore, così gli attimi di vita si appiattiscono e sono tollerabili.Il tempo è il vincitore della partita, basta affidarsi a lui, collaborare, e perché no… correre a braccetto con lui.A volte lo faccio… a volte lo detesto perché vorrei solo tornare indietro…e cancellare in ordine uno dopo l’altro gli attimi cristallizzati nel cuore.A volte lo guardo trionfare su una vita nella quale sto ad osservare… ed è solo silenzio.A volte è silenzio positivo, come quello prima dell’alba quando ancora gli uccellini non hanno iniziato a cantare, momenti che si possono solo guardare, ascoltare… per non rompere l’incanto.A volte è un silenzio negativo, come quello che ho nel cuore adesso…
Ma passerà, io aspetto te, tempo.”
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