Book review - "Vita brevis" di J. Gaarder

Buonasera lettori! Oggi voglio proporvi un libro che, più che un romanzo, è la storia d'amore tra Sant'Agostino e Floria, raccontata dalla donna stessa attraverso delle lettere. Queste ultime, scritte originariamente in latino, sono state tradotte e riportate in questo libro dall'autore, che ha provveduto a spiegarle al lettore (quando necessario) attraverso l'uso di note e glosse che arricchiscono anche la conoscenza storica di chi legge. Il libro si apre infatti con una piccola prefazione scritta dallo stesso Gaarder, in cui ci racconta, non senza un po' di ironia, come è entrato in possesso delle lettere di Floria: nel 1995 si trovava a visitare la Fiera del Libro di Buenos Aires e fu lì che la sua attenzione fu catturata da una cassetta rossa con l'etichetta Codex Floriae". Questa cassetta conteneva, per l’appunto, le 80 lettere che Floria aveva spedito ad Agostino pochi anni dopo la fine della loro storia d’amore.
Come vi ho già detto, le lettere raccontano la relazione tra Floria e Sant’Agostino, ma quello che non vi ho detto è che questa storia non è stata facile né sdolcinata come si potrebbe pensare. Anzi, appaiono subito evidenti la rabbia e il risentimento di Floria nei confronti dell’uomo che ha amato. E, se all’inizio non se ne intuisce il perché, lo si può tranquillamente dedurre andando avanti con la lettura, che risulta sempre semplice e scorrevole. Floria si rivolge ad Agostino chiamandolo con il suo primo nome, Aurelio; già questo ci fa capire quanto fosse intimo il loro rapporto. Ma se da una parte si evince l’amore di questa donna per Agostino, dall’altra si può notare con quanta rabbia lei si rivolga all’amato. Lo accusa di averla abbandonata non per essersi innamorato di un’altra donna, ma per essersi “innamorato” della filosofia: 
“Dapprima lessi tutta la filosofia in cui m’imbattevo. Perché dovevo scoprire che cosa ci fosse nella filosofia che poteva separare una coppia di innamorati. Se ti fossi dato a un’altra donna, avrei forse desiderato vederla. Ma la mia rivale non era affatto una donna che potessi vedere con gli occhi, era un principio filosofico.”

Successivamente veniamo a conoscenza di altri motivi per cui Floria prova così tanto risentimento: la madre di Agostino si frappose tra i due amanti e provò in tutti i modi a separarli, finché non ci riuscì; Agostino le portò via l’unico figlio nato dal loro amore, considerandolo però sempre frutto del peccato che avevano commesso; nelle Confessioni, Agostino non menziona mai il nome dell’amata e, anzi, sembra ripudiare l’amore che li aveva uniti.
Insomma, è un libro prettamente storico, ma da cui si evincono tutta la forza e l’amore di una donna nei confronti di un uomo che, pur amandola, l’ha abbandonata e privata di tutto ciò che le era caro. Penso sia un genere particolare che non piace a tutti. Lo consiglio a coloro che amano la lettura in generale e sono aperti a qualsiasi genere e a coloro che hanno voglia di apprendere sempre qualcosa di nuovo, per arricchire il proprio bagaglio culturale.
A presto,
Elena



TITOLO: Vita brevis
AUTORE: J. Gaarder
CASA EDITRICE: Teadue
NUMERO PAGINE: 162 p., brossura

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