Book review - "Atti osceni in luogo privato" di Marco Missiroli
“Atti osceni in luogo privato” è un romanzo di formazione che
ripercorre tutte le fasi della vita dell’italofrancese Libero Marsell. La
storia prende avvio dal momento in cui il protagonista scopre che la madre
tradisce il padre con un amico di famiglia. È questo l’evento attraverso il
quale Libero si affaccia per la prima volta nel complicato e affascinante mondo
degli adulti. Seguono poi la fase della pubertà con le prime pulsioni e la
scoperta dell’autoerotismo, la giovinezza che segna l’approccio al mondo
femminile e la conseguente scoperta del sentimento amoroso, vissuto con la
spensieratezza e la meraviglia tipiche di questa stagione della vita.
Si voltò e mi abbracciò. Ci tenemmo lì e per la prima volta avvertii la paura che le succedesse qualcosa, e che la mia felicità fosse la sua, e anche i dolori e le apprensioni e le possibilità di qualcosa di buono. Non ero più vulnerabile per me stesso, ero fragile per noi. Passavo dalla prima persona singolare alla prima persona plurale. Intuii lì, in quell’abbraccio furtivo, che avrei potuto prendere le ferite di un altro essere umano e tentare di ripararle, e che io stesso avrei potuto affidare le mie.
Poi qualcosa si spezza e per Libero è tempo di cambiare.
Torna in Italia e continua il suo percorso di crescita e di maturazione,
mantenendo sempre tre punti di riferimento: la madre, figura che con il tempo
viene rivalutata e perdonata per l’adulterio, il padre, uomo buono, idealista,
sognatore e Marie, ragazza dolce e sensibile, considerata dal protagonista amica
e confidente, nonché porto sicuro nei periodi più bui. È proprio al suo
personaggio che la penna di Missiroli affida uno dei passi a mio avviso più
belli e significativi dell’intero libro:
“Ti penso sempre, ieri più di sempre: in bibliò è venuto un sedicenne che mi ha chiesto un consiglio di lettura. Ho deciso per La collina dei conigli e mentre glielo davo ti vedevo a migliaia di chilometri di distanza con la paura di scegliere tra la vita e l’oscenità, senza sapere che sono la stessa cosa. L’osceno è il tumulto privato che ognuno ha e che i liberi vivono. Si chiama esistere e a volte diventa sentimento. Tieniti stretta la tua meravigliosa indecenza, Grand.”
Protagonista
indiscusso del romanzo è l’eros, inteso come movimento, come energia vitale,
come richiamo primordiale che spinge ad agire e a cui è inutile tentare di
sottrarsi. Tuttavia, “Atti osceni in luogo privato” non è un banale romanzetto
erotico, ma una storia complessa, struggente, malinconica che descrive
Libero e le persone che gli stanno intorno a 360° grandi, senza filtri, come
una lente di ingrandimento sotto la quale nulla passa inosservato. Lo stile
narrativo è diretto, pulito, a tratti crudo, a tratti estremamente poetico.
Per concludere: non
perdetevi questo gioiellino della narrativa contemporanea!
Benny
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