Recensione - "Bunny" di Mona Awad

Buonasera cari lettori, come state? Oggi vi parliamo di un romanzo piuttosto particolare, che ha riscontrato molti pareri positivi e altrettanti negativi. Il titolo in questione è “Bunny” di Mona Awad, primo della nuova collana Weird Young targata Fandango Libri.
Samantha Heather Mackey è una talentuosa studentessa alla Warren University, dove frequenta un corso molto esclusivo di scrittura creativa. La scrittura di Samantha è molto cupa rispetto a quella degli altri studenti e si discosta notevolmente da quella “zuccherosa” del gruppetto di ragazze ricche e dai vestiti color pastello con cui deve sempre fare i conti a lezione. Tra loro si chiamano Bunny e passano il tempo a mangiare mini cupcake, a dirsi l’un l’altra quanto siano belle e perfette e a darsi abbracci di gruppo. Inoltre, ignorano totalmente Samantha. Tutto sembra cambiare quando un giorno la ragazza trova all’interno del suo armadietto l’invito a un loro party segreto e decide di andare piantando in asso Ava, cinica ex studentessa d’arte che detesta tutto quello che riguarda la Warren e che è anche la sua unica amica. Da quando si sono conosciute qualche mese prima, loro due hanno passato ogni singolo giorno insieme, partecipando come coppia al corso di tango e ballando sul tetto della casa di Ava con Diego, strepitoso ballerino immaginario. Ma quando Samantha entrerà a far parte del mondo delle Bunny, tutto prenderà una piega oscura e straniante che la porterà a conoscere i “rituali” che trasformano delle (apparentemente) innocue studentesse in creature mostruose...
Vi diciamo subito che noi non rientriamo tra le persone che hanno apprezzato questo romanzo, ma nemmeno tra quelle che non lo hanno fatto. Diciamo che siamo a metà tra queste sue opinioni: a nostro avviso ci sono molti elementi validi che però non sono stati sviluppati appieno, così come sono presenti elementi superflui e di cui si poteva benissimo fare a meno. L’elemento innovativo è sicuramente questo gruppo di ragazze che non parlano solo di trucchi e vestiti, come sembra in apparenza, ma nascondono un lato oscuro nel quale trascineranno anche la protagonista, in una spirale in cui non ci saranno vincitori né vinti ma che lascerà l’amaro in bocca. La scrittura è molto scorrevole, con qualche sfumatura dark enfatizzata anche grazie alle ambientazioni cupe. Non è una lettura che sconsigliamo, ma sicuramente bisogna essere amanti del genere per apprezzarla al meglio. Ringraziamo come sempre la Casa Editrice Fandango per avercene inviato una copia 🥰❤



Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione - "La morale del centrino" di Alberto Milazzo

Recensione "Tutte le ragazze con una certa cultura hanno almeno un poster di un quadro di Schiele appeso in camera" di Roberto Venturini

Saverio Strati: poeta contadino e scrittore della gente