Recensione "Il posto dei sogni possibili" di Rosario D'Agata

Buonasera cari lettori, oggi vogliamo consigliarvi un libro molto profondo e significativo, ovvero “Il posto dei sogni possibili” di Rosario D’Agata, edito da Città del sole Edizioni.
Il libro racconta, seppur in forma romanzata, la vicenda di Angelo Vassallo, lo straordinario Sindaco Pescatore che rese un piccolo eden Pollica, una cittadina del Cilento, grazie a numerose politiche di tutela del patrimonio ambientale e culturale e di ferma opposizione alla criminalità organizzata.
Egli fu ucciso dalla malavita il 5 settembre del 2010, mentre rincasava dopo aver svolto onestamente e irreprensibilmente il proprio dovere. Questo libro è dedicato alla sua memoria.

Il romanzo narra la storia di Anna, una bambina di origine moldava adottata da due cittadini di Pollevivo (il nome di fantasia con il quale l’autore ha sostituito l’originale). Anna è immensamente affascinata dal mare e trascorre ore e ore ad ascoltare il rumore delle onde e ad osservare il loro incessante movimento. Una sera, mentre è immersa nella contemplazione, la bimba conosce il Sindaco del paese, un uomo molto gentile con il quale intrattiene una tenerissima conversazione.

“Ascolta sempre la voce del mare, Anna. Impara ad ascoltarla, perché il mare può essere un grande amico che non ti tradirà mai se tu lo rispetterai e lo amerai, grata dei suoi doni.”“Sì.”L’uomo le si avvicinò e le scompigliò affettuosamente i capelli.“Vai, ora. La mamma starà in pensiero.”La bimba sorrise e gli porse la mano.L’uomo allungò la sua manona e strinse delicatamente quella della bambina.“Buonasera signorina” disse cerimoniosamente inchinandosi.Anna si volse per andare via, cominciò a camminare, poi si fermò. Lo guardò e, affascinata dal senso di calore e di fiducia che quell’uomo ispirava, osò chiedere:“La mia mamma lavora a scuola, e tu cosa fai?”“Io lavoro sul mare. Vado a pescare. Ma da qualche tempo faccio anche il Sindaco.”Anna lo guardò pensierosa, poi gli chiese:“E che cosa fa un Sindaco?”Il Sindaco sorrise.“Un Sindaco è una persona che deve aiutare tutti a vivere meglio.”“Ah…una specie di mago…”“Eh, sotto un certo aspetto è vero. Spesso bisogna fare anche delle magie.”“Sono contenta di aver conosciuto un mago.”

Da quella sera, tra Anna e il Sindaco nasce una splendida amicizia fatta di risate e complicità. I due si incontrano ogni sera sul solito scoglio e, l’una accanto all’altro, fissano in silenzio l’immensa distesa d’acqua che si staglia dinanzi a loro. Questo tenero rapporto è destinato però ad avere vita breve: una sera rientrando a casa, Anna assiste casualmente all’omicidio del suo amico. Da quel giorno la piccola non è più la stessa: perde entusiasmo e vivacità e alla compagnia dei coetanei preferisce quella del mare che, poco per volta, inizia a raccontarle le memorabili opere del Sindaco e, cosa ancora più importante, le promette di rivelarle chi è stato a compiere quel gesto così atroce e vile.

Per il lettore è impossibile non innamorarsi della figura del Sindaco, un uomo buono, giusto, sempre pronto ad aiutare il prossimo e a mettersi al servizio dei suoi concittadini. Un uomo che, se da un lato è capace di grandissima tenerezza e sensibilità, dall’altro si mostra inflessibile e intransigente verso qualsiasi genere di scorrettezza e disonestà. Egli infatti contrasta con ogni mezzo possibile le torbide iniziative dei potenti della zona, i cui comportamenti vanno, a suo avviso, repressi senza alcuna clemenza. Un Sindaco che si espone, dice di no, sfida a testa alta i mafiosi.
Il principale terreno di sfida tra la Camorra e il Sindaco è quello ambientale: la prima pronta a deturpare il territorio e le sue risorse attraverso rifiuti tossici ed edilizia abusiva, il secondo disposto a tutto pur di tutelare e preservare Madre Natura; la prima rispondente esclusivamente alla logica del denaro, il secondo disposto a rendere conto unicamente al suo buonsenso e alla sua coscienza.

Il peschereccio era salpato dal porticciolo alle nove di sera, con tutte le attrezzature a bordo per una nottata che il Sindaco sperava produttiva.Per lui, la pesca, oltre che una professione, era una sorta di liturgia attraverso la quale ritornava a rinsaldare il suo rapporto vitale con il mare e con la natura, un rapporto che sentiva come la fonte di un prezioso patrimonio di esperienze, conoscenze, pensieri e che era stato alla base della sua formazione. Pescare non era per lui un modo per sottrarre al mare, come una specie di rapina, ciò che del mare era esclusiva proprietà, ma al contrario l’atto del pescare costituiva un modo di raccogliere ciò che la natura aveva messo a disposizione dell’uomo e che doveva essere accettato come un dono, con rispetto e gratitudine. Una gratitudine che doveva tradursi in comportamenti di tutela e di grata attenzione nei confronti del mare il cui millenario equilibrio doveva essere difeso e tutelato contro qualsiasi forma di danno arrecato dalla rapinosa bramosia egoistica degli esseri umani.

Dietro questa figura, descritta in modo molto luminoso e toccante dall’autore Rosario D’Agata, è impossibile, per chi legge, non scorgere, nitida e definita, la persona di Angelo Vassallo che ha combattuto una strenua battaglia a difesa del mare che tanto amava.

L’altro grande protagonista del libro, oltre al Sindaco, è appunto il mare, potenza creatrice verso la quale provare gratitudine ma anche rispetto e timore reverenziale.

Una lieve brezza profumata di salsedine increspava appena le onde del mare. Il pensiero del Sindaco correva lontano, scavava dentro le sue emozioni, le sue sensazioni più intime e segrete di essere umano posto di fronte al mistero del mondo, quella grande e molteplice realtà della quale sentiva di far parte e con la quale cercava di mettersi in relazione, non senza un certo timore reverenziale e, perché no, un vago senso di inadeguatezza di fronte alla sua vastità. E là sulla sua bella imbarcazione, navigando sulla superficie del mare, la visione del cielo stellato, che pareva avvolgere il mare, lo faceva emozionare e lo faceva sentire una ben piccola cosa.
Nello stesso modo giù, sul fondo, quando vi si avventurava con la muta e le pinne, le meraviglie di una vita che si manifestava in forme e colori sempre diversi lo lasciavano ogni volta pieno di stupore e ammirazione.

A contribuire a rendere Pollevivo un modello di efficienza, progresso e tutela dell’ambiente, contribuiranno anche altri personaggi che sosterranno il Sindaco e le sue iniziative. In particolare il lettore non potrà far a meno di affezionarsi a Tommaso e Caterina, due giovani pieni di entusiasmo e di sani principi intenzionati a crearsi un futuro nella loro amata terra, piuttosto che abbandonarla al degrado e all'indifferenza.
Il lettore farà anche la conoscenza di Laura, l’esuberante barista del paese e di suo marito, lo svogliato postino locale. Ma conoscerà anche il temuto boss Totò Taverna, il suo tirapiedi Sasà e una serie di personaggi loschi e senza scrupoli, la cui avarizia e brama di potere avvolgono come tentacoli la cittadina di Pollevivo.

Questo e tanto altro rendono “Il luogo dei sogni possibili” un libro da leggere assolutamente. Un romanzo indimenticabile, intriso di bei valori e destinato a lasciare un segno nel cuore dei lettori. Un inno alla bellezza, alla giustizia, al coraggio, nonché una grande dichiarazione d’amore verso il sud Italia, una terra splendida fin troppo spesso sfruttata e violata.
Ma soprattutto, il messaggio a nostro avviso più bello che questo gioiellino di carta e inchiostro ci vuole trasmettere, è che nessuno dei sacrifici di coloro che sono morti lottando contro la mafia è o sarà mai vano.
Come ci ricorda il Sindaco di Pollevivo:

“Dobbiamo avere la certezza che se uno di noi cade, altri ci sostituiranno e continueranno la nostra lotta. E questa, in un certo senso sarà la nostra immortalità”.

Un grazie speciale a chi è arrivato a leggere fin qui, a Rosario D’agata per questa perla rara di letteratura e alla Casa Editrice Città del sole Edizioni per la splendida collaborazione, con la speranza che possa essere la prima di una lunga serie.



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