Blogtour "Le lacrime di Halley" di Maria Caparelli


Buon pomeriggio cari lettori, eccoci giunti alla terza tappa del blogtour incentrato sul libro “Le lacrime di Halley” dell’autrice emergente Maria Caparelli. Anche se non conosciamo Maria personalmente, abbiamo avuto modo di apprezzarne la sensibilità e la dolcezza collaborando con lei in occasione dell’uscita del suo primo libro, una raccolta di poesie intitolata “Come una libellula”. In quel periodo Curlies&books muoveva i primi passi ed essendo stata lei una delle prime autrici a riporre in noi la sua fiducia inviandoci una copia della sua opera in un periodo in cui non osavamo sperare che a qualcuno interessasse una nostra recensione, le siamo particolarmente affezionate. Di seguito trovate l’intervista virtuale che abbiamo avuto il piacere di intrattenere con lei.
1
11.     A che età hai iniziato a scrivere? Cosa ti ha spinta a farlo?
"Ho iniziato a scrivere da adolescente, alle scuole medie ho vinto molti concorsi letterari e a quattrodici anni ho scritto il mio primo romanzo. Poi ho smesso perché qualcuno mi ha detto che non avrei mai pubblicato, ma poi ho ripreso. Cosa mi ha spinta a scrivere? Beh, scrivere è un’esigenza, un qualcosa che mi viene naturale fare. Un viaggio che devo fare per me e per regalare emozioni."
 2.     L’anno scorso hai pubblicato il tuo primo libro, una raccolta di poesie intitolata “Come una libellula”. Hai iniziato dalla prosa o dalla poesia? Quale delle due ritieni che esprima meglio la tua personalità?
"Sì, l’anno scorso ho pubblicato il mio primo libro. Ho iniziato dalla prosa, ho scritto tre romanzi che sono custoditi nel mio computer e il mio sogno è pubblicare un romanzo. La prosa esprime meglio la mia personalità, la magia per me si manifesta con la prosa. Là entro in un altro mondo, viaggio e provo a creare qualcosa di bello che regali emozioni. La prosa è il mio mondo, in ogni romanzo c’è sempre un po’ di me."
 3.     Sappiamo che sei laureata in biologia. Hai mai pensato di coniugare scrittura e scienza scrivendo un romanzo a tema?
"Sì, ci ho pensato, anzi vi dirò di più, ho iniziato a scrivere una trilogia di genere fantascientifico e anche distopico e devo dire che mi entusiasma molto, forse perché c’è la biologia che io adoro. In realtà scrivo romanzi rosa e ho sperimentato anche la poesia, i racconti brevi e ora questo genere."
 4.     Sei come noi originaria della Calabria, una terra stupenda che purtroppo troppo spesso non offre prospettive future a noi giovani. Hai mai pensato di lasciare la tua terra? Come vivi questa triste situazione che spesso obbliga molti giovanissimi ad andare via?
"La Calabria è una terra bellissima, con un grande potenziale, ma poco sfruttata. Ho pensato molte volte di lasciare la mia terra e l’ho fatto di recente. Costretta ad emigrare per trovare lavoro. Con la mia terra ho un rapporto di odio e amore. La amo perché è la mia terra, ma odio ciò che la distrugge e il sistema di raccomandazioni che noi laureati dobbiamo accettare per trovare lavoro."
 5.     Ti piace leggere? Se potessi invitare il tuo scrittore preferito a prendere un caffè chi sarebbe e cosa gli diresti?
"Sì, mi piace moltissimo leggere e leggo tutti i generi tranne i thriller. Il mio romanzo preferito è “Orgoglio e pregiudizio”. Se potessi scegliere uno scrittore sceglierei la Rowling, mi piacerebbe sapere com’è nata la storia di Harry Potter, come è arrivata a questo successo strepitoso. Ma vorrei intervistare anche Isabel Allende per conoscere di più la sua vita molto complicata e difficile."
 6.     Da cosa trai ispirazione per le tue storie?
"Sembrerà strano, ma di solito metto la musica e mi lascio trasportare da essa. La mia mente viaggia e così inizio a creare, è come se le parole fossero chiuse dentro di me e aspettassero solo di uscire fuori."
 7.     Hai un momento e un luogo particolare in cui preferisci scrivere?
"Un momento particolare no, o meglio, la malinconia mi accompagna sempre. Le cose migliori che ho scritto sono nate in momenti di malinconia. Di solito scrivo nella mia camera, in assoluto isolamento."
  8.     Il tuo ultimo libro “Le lacrime di Halley” si basa su una leggenda dolcissima che fa sognare. Che peso hanno i sogni nella tua vita? Ne hai uno in particolare che vorresti realizzare?
"I sogni sono per me molto importanti, penso che nella vita due siano le cose che ci rendono felici: la libertà e la possibilità di realizzare i propri sogni. Un sogno va custodito, coltivato, protetto e se hai un sogno devi lottare per realizzarlo. Il mio sogno più grande era fare il medico, ma non è stato possibile e ogni volta che sento qualcuno che ci riesce è come se ricevessi un pugno allo stomaco. Ora non c’è solo un sogno ma tanti. Uno in particolare è pubblicare un romanzo e vederlo nelle librerie, arrivare al cuore della gente e vivere di scrittura. Per realizzarlo sono disposta a lottare, questa volta non mollo ma resisto sempre e comunque."
 9.     I tuoi due libri sono entrambi auto pubblicati e sono la dimostrazione che, grazie agli eccezionali strumenti che il web ci ha fornito, un autore non è più costretto a rivolgersi ad una casa editrice per vedere stampata la propria opera. Quali credi siano i vantaggi dell’auto pubblicazione? Cosa diresti agli autori emergenti che vogliono intraprendere quest’avventura?
"L’auto pubblicazione sicuramente è uno strumento molto importante per chi non riesce ad avere un editore. Molti credono che ci si autopubblica solo nel momento in cui si viene rifiutati da una casa editrice, ma non è del tutto vero. I vantaggi sono l’autonomia, l’essere indipendenti e decidere da soli quello che è meglio per il proprio libro. Agli autori che vogliono intraprendere questa strada voglio dire che è dura, ci vogliono molto lavoro, pazienza ed impegno. Siamo in tanti a voler emergere e non è semplice. Direi loro di puntare su se stessi, ancor prima di rivolgersi ad un editore."
 10. C’è un messaggio che vorresti mandare ai nostri lettori?
"La lettura è molto importante, leggere apre la mente e ci rende liberi. Ci fa conoscere, viaggiare, entrare in mondi fantastici, commuovere, immedesimare nei protagonisti. Leggere è un’avventura che ognuno di noi dovrebbe vivere. Quando scegliete un libro non lasciatevi influenzare dalla moda, dalle etichette, ma lasciatevi conquistare da un dettaglio, uno qualunque, ma soprattutto andate alla ricerca dei libri meno letti, perché potrebbero essere una piacevole sorpresa."

Ringraziamo Maria per l’interessante intervista e vi ricordiamo che “Le lacrime di Halley” è disponibile online al modico prezzo di 6,50€ per la versione cartacea e 1,99€ per la versione ebook. Non perdetevelo!





Commenti

  1. Pochi marchi di orologi sono in sintonia con la cultura Hublot replica popolare come Undone. Il marchio ha collaborato con alcuni dei più noti marchi di cultura Cartier replica popolare come Peanuts, Moomin e Ultraman. Il suo ultimo sforzo lo vede collaborare con Patek Philippe replica l'unico e solo Batman in occasione dell'80 ° anniversario del Gotham Knight. Per l'occasione, Undone Panerai replica è arrivato con due orologi con nomi molto adatti: Caped Crusader e Dark Knight. Opportunamente, i Tag Heuer replica due dispongono di casse in titanio e movimenti cronografo al quarzo meca, un omaggio ai gadget high-tech che Batman Audemars Piguet replica impiega. Per i fan di Dark Knight, posso pensare a pochi orologi migliori di questi.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Recensione - "La morale del centrino" di Alberto Milazzo

Recensione "Tutte le ragazze con una certa cultura hanno almeno un poster di un quadro di Schiele appeso in camera" di Roberto Venturini

Saverio Strati: poeta contadino e scrittore della gente