Book review – “Cose che nessuno sa”, di Alessandro D’Avenia

Buonasera lettori, oggi vi propongo un libro dolce, significativo, che fa riflettere sulla direzione che vogliamo dare alla nostra vita. In questo romanzo si intrecciano le vite di quattro persone diverse in tutto, a partire dall’età e dal ruolo che ricoprono nella società. Il primo personaggio che incontriamo tra le pagine di questo libro è Margherita, ragazzina che si appresta ad iniziare il liceo e che affronterà un travagliato percorso di crescita, accompagnata dalla madre, dalla nonna e dal fratellino Andrea.

“[…] Andrea si infilò sotto il lenzuolo di Margherita, si accoccolò contro la sorella. Il corpo tiepido di lei lo rassicurò e dopo qualche minuto di silenzio disse:<<Ho paura del buio.>><<Il buio non c’è, Andrea.>><<Invece sì.>><<Il buio è la luce spenta.>><<Nel buio ci sono i mostri. Alla luce non si vedono.>><<Tu li hai mai visti?>><<Sì.>><<E com’erano?>><<Brutti.>><<Perché, cosa facevano?>><<Paura.>><<Come?>><<Con il buio: come fanno i mostri. Ti fanno paura perché si nascondono, ma ci sono.>><<Dove si nascondono?>><<Negli angoli, nei buchi, ed escono col buio. Di giorno ti seguono da dietro, non hanno il coraggio di venirti davanti perché la luce li soffia dietro di te. Però copiano tutto quello che fai.>><<Perché?>><<Sono invidiosi.>><<E fanno male?>><<Sì.>><<Come?>><<Con il buio.>><<Ah…>><<Ma anche loro hanno una paura.>><<Quale?>><<Sono sempre soli e ti attaccano quando sei solo anche tu.>><<E se siamo in due?>><<Non attaccano.>><<Perché?>><<Perché in due c’è luce.>><<Ma se è tutto buio!>><<No, c’è una luce che solo i mostri vedono.>><<Che luce?>><<La luce che si accende quando due persone sono vicine e si abbracciano […] Quando due si vogliono bene, nessun mostro può fare niente.>>

Poi c’è il prof, un uomo un po’ sui generis, amante dei libri (a tratti anche in maniera ossessiva), e follemente innamorato di Stella, la sua fidanzata. Troviamo anche Giulio, ragazzo di poco più grande di Margherita, che porta dentro di sé tanta rabbia e dolore. Infine c’è Marta, che diventerà amica di Margherita e la accompagnerà nel suo percorso di crescita.
Le loro vite si intrecceranno nel luogo tanto odiato dagli adolescenti: la scuola. Il primo giorno dell’anno scolastico, il prof entra nella classe che gli è stata affidata pieno di entusiasmo e voglia di coinvolgere gli studenti (provando a trasmettere loro la voglia di imparare). La sua lezione infatti riesce a coinvolgere tutti, dal primo all’ultimo degli studenti, soprattutto grazie alla lettura dell’Odissea. Ma il professore si accorge che uno dei suoi studenti non partecipa e anzi sembra essere altrove con i pensieri: Margherita è infatti triste, malinconica e sembra estraniarsi da tutto ciò che la circonda. Il lettore sa, fin dalle prime pagine, che questo stato d’animo è dovuto all’abbandono del padre che ha avvisato che non sarebbe più tornato a casa tramite un messaggio lasciato sulla segreteria telefonica. Ma a risollevare il suo umore e a farle capire che non tutto è perduto ci pensano Marta, la compagna di banco appena conosciuta che la fa divertire con il suo modo di essere e con la sua allegria contagiosa, e l’incontro-scontro con un bellissimo ragazzo moro dagli occhi di ghiaccio: Giulio.
Sarà grazie alle parole della nonna, siciliana doc, che Margherita deciderà di intraprendere un viaggio per tentare di far tornare a casa suo padre. Suo compagno di viaggio sarà Giulio, che inizierà a provare dei sentimenti (per lui inspiegabili) per Margherita. Durante il viaggio scopriranno l’amore, ma anche che la libertà ha un prezzo…

“Forse per questo gli antichi immaginarono dee che filavano la vita. La lana grezza era la vita affidata a ciascun uomo, e quando la  lana terminava, la vita si spegneva. Questo faceva Lachesi: assegnava la quantità di lana. Poi Atropo con la sua conocchia la trasformava in filo e Cloto, abile tessitrice, faceva passare il filo dell’ordito nella trama. L’ultimo nodo, quando il filo finiva, lo chiamavano morte. Adesso Margherita era nelle mani di Cloto...” 
Un romanzo che conquisterà adulti e ragazzi, grazie all’abilità di scrittura di Alessandro D’Avenia che riesce a trasmettere tutto il suo sapere senza risultare mai pesante o banale. Consigliatissimo!
Elena 


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