Recensione - "Chiamami soltanto amore" di Margherita Ascione
Buonasera cari lettori, oggi vi consigliamo un romanzo che ci ha rapite con la potenza e l’intensità della sua storia. Il titolo in questione è “Chiamami soltanto amore” della talentuosissima Margherita Ascione. I giovani protagonisti, Guido e Lorenzo, appartengono a due delle più facoltose famiglie di Verona. Sia i Morelli che i Santoro operano nel settore vinicolo e si fanno la guerra da generazioni. Il loro è un odio che non conosce confini. Anche i ragazzi, pertanto, dovrebbero perpetrare questo sentimento.
Eppure, quando i due si trovano a lavorare insieme spinti da particolari circostanze, tra loro nascono una complicità e un’attrazione innegabili. Infatti la famiglia di Guido versa in difficili condizioni economiche e Lorenzo decide, contro il volere dei suoi familiari, di fidarsi di lui e di accoglierlo nel suo team: è un ragazzo preparato e scrupoloso che sa fare il suo lavoro meglio di chiunque altro. Tuttavia Guido custodisce un segreto che rischia di compromettere irreparabilmente il bel rapporto che si è instaurato tra di loro. Cosa nasconde il ragazzo? Perché è tormentato dal senso di colpa? Riuscirà l’amore dei protagonisti a trionfare sull’odio?
Margherita Ascione, con la delicatezza e l’abilità narrativa che la contraddistinguono, ci regala una bellissima storia d’amore, un riadattamento in chiave moderna ed lgbt della storia d’amore più tormentata e conosciuta di tutti i tempi: quella di Romeo e Giulietta. I riferimenti all’opera shakespeariana sono infatti molto frequenti nel testo ed ogni capitolo si conclude con alcuni versi tratti dalla tragedia per antonomasia. Azzeccatissima l’ambientazione -quale città meglio di Verona, bellissima ed eterna, avrebbe potuto fare da sfondo ad una simile vicenda?- e ben delineata anche la psicologia dei protagonisti: Guido ha un carattere più serio e tormentato, Lorenzo è in grado di vivere la vita con maggior leggerezza e spensieratezza. Sono come due pezzi di un puzzle che, proprio grazie alle loro differenze, si incastrano alla perfezione. Il romanzo, oltre ad essere scorrevole e mai banale, ha la capacità di trascinare e coinvolgere il lettore, il quale arriva a sentire le emozioni dei protagonisti come fossero le proprie. Con Guido e Lorenzo abbiamo gioito, sofferto, ci siamo indignate, ci siamo ritrovate spesso con gli occhi lucidi. Abbiamo assistito ai loro litigi e compreso le loro ragioni, abbiamo sperato ardentemente in un lieto fine.
Per concludere vi assicuriamo che “Chiamami soltanto amore” è molto di più di una storia romantica: è un romanzo profondo e complesso sui rapporti umani, su sentimenti universali come amore, invidia, rabbia, gelosia. È la dimostrazione di come la pianta dell’odio sia la più difficile da estirpare e possa avvelenare anche il più puro e innocente dei sentimenti. Almeno finchè qualcuno non oserà rischiare tutto per reciderne le radici.
Grazie infine a Margherita per la copia omaggio, per la bellissima dedica ma soprattutto per la fiducia riposta in noi e per l’affetto manifestatoci. Non smettere mai di scrivere perché hai un dono speciale. Avrai sempre due lettrici entusiaste e super affezionate 💕
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